lunedì, 05 Dicembre 2011
A distanza di qualche ora dalla terribile tragedia che ha colpito Genova, ci sembra doveroso portare a conoscenza di tutti il comportamento esemplare dello staff dell’agenzia Maggiore di Corso Sardegna che si è prodigato per mettere al riparo dall’alluvione i circa 30 veicoli parcheggiati all’interno del garage, le attrezzature e gli uffici. Ricordiamo che Corso Sardegna ha purtroppo rappresentato l’epicentro della furia del Fereggiano, quella, per intenderci, resa nota dalle immagini trasmesse dalle tv di tutto il mondo, dove auto, moto, cassonetti, tronchi d’albero, venivano giù come una mandria di bisonti impazziti.
Alessio Locchi, District Manager Liguria e Piemonte, con i colleghi Stefano Serra e Riccardo Rava, e il Concessionario dell’agenzia Maggiore di Genova in Corso Sardegna, Luca Sanguinetti, con grande coraggio e prima di mettersi in salvo sotto una pioggia torrenziale, si sono prodigati "improvvisando" una barriera lungo il cancello dell’agenzia, ad evitare che il fiume d’acqua si riversasse all’interno del garage causando danni incalcolabili.
"Abbiamo serrato il cancello con lastre di legno sacchi e mezzi di fortuna mentre Corso Sardegna era già invasa da un metro e mezzo di acqua e fango" - racconta Alessio Locchi - "Come la piena è diventata inarrestabile siamo scappati in modo rocambolesco, aggrappandoci alle ringhiere, salendo sui furgoni e arrampicandoci alle grate appuntite fino al muretto della strada superiore. Impressionante, non lo dimenticherò mai".
E grazie a Dio sono riusciti tutti a mettersi in salvo senza conseguenze.
Siamo davvero onorati ad averli in squadra perché non c’è dubbio che da oggi, grazie alla generosità di Alessio, Stefano, Riccardo e Luca, abbiamo tutti un incredibile motivo di orgoglio in più; è per noi un privilegio far parte di un’azienda composta da persone di valore come i nostri colleghi di Genova.
Siamo certi che il sole tornerà presto a brillare su Genova e sulla nostra agenzia di Corso Sardegna, ma ora è tempo di abbassare le luci con commozione, nel silenzio di una città trafitta nel cuore, nel rispetto per chi non potrà più vederla rinascere.